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Trattamenti

Respirazione ottimizzata


Dimenticate tutto quello che avete sentito dire sulla respirazione corretta.

Una buona respirazione permette di esprimere il proprio potenziale in modo sano. Una cattiva respirazione può essere associata a una serie di problemi di salute e portare a gravi limitazioni delle prestazioni e all'affaticamento. Ma come si fa a distinguere una respirazione buona da una cattiva e come si fa a trovare la respirazione giusta?

L'inspirazione è attiva, l'espirazione deve essere passiva. L'inspirazione che segue l'espirazione passiva è normalmente attivata da un riflesso nel tronco encefalico causato dai recettori dell'anidride carbonica e avviene in modo del tutto inconsapevole. Questo "processo di respirazione riflessiva" ci permette di non respirare troppo. Ciò garantisce una sufficiente disponibilità di anidride carbonica (CO2) nell'organismo. La CO2 è un prerequisito per una moltitudine di processi chimici vitali.
La valutazione della respirazione non può quindi mai basarsi solo sull'ATEMMECCANICA. Il fatto che una persona respiri con il petto o con l'addome, in modo profondo o superficiale, veloce o lento, o in qualsiasi altro modo, può essere importante per lo svolgimento di attività specifiche, ma da solo non può essere usato per giudicare in modo completo se la respirazione è buona o cattiva. Questo si può dire solo se si considera anche l'ATEMCHEMICA.

A questo scopo è stata sviluppata la CAPNOGRAFIA DIDATTICA. Con il suo aiuto, è possibile lavorare sul "giusto respiro" per le più diverse esigenze e situazioni. Le abitudini respiratorie apprese e consolidate nel corso della vita possono essere identificate, analizzate nei loro effetti sulla salute e sulle prestazioni e, se necessario, modificate con l'apprendimento di abitudini respiratorie migliori.